Essere sale e luce del mondo

Sale e luce
Sale e luce

Meditazione della Parola di Dio di Martedì 13 Giugno, della X Settimana del Tempo Ordinario

Lettura

Dopo aver proclamato le beatitudini, il Maestro prosegue il Discorso della Montagna spiegando il modo concreto di adempierle. Nel corso dei prossimi giorni, il Vangelo di Matteo ci parlerà dell’essere sale e luce; di come “superare” la Legge antica, alla quale erano ancorati i farisei e gli scribi; di come pregare, e come amare i nostri fratelli. Alla fine, il cambiamento che il Signore ci chiede non è al livello dei contenuti, poiché i comandamenti restano in vigore, ma è un cambiamento di atteggiamento, guidati e sostenuti dall’amore.

Meditazione

Le immagini del sale e della luce sono la spiegazione pratica del percorso di vita che Gesù ha proposto ai suoi seguaci, con la proclamazione delle beatitudini. Perciò, chiunque si dica discepolo di Gesù è veramente tale solo se si attiene ad esse, e se si impegna ad essere sale e luce. Chi è beato perché mette in pratica, perché vive veramente le beatitudini, ne trasmette il sapore e ne diffonde lo splendore. Il Signore, usando queste semplici ma significative immagine della vita quotidiana, fa comprendere come deve essere la missione del singolo cristiano e anche delle comunità cristiane. Il sale per secoli è stato una risorsa molto pregiata e ancora oggi è necessario, non solo per dare sapore al cibo, ma anche per conservarlo a lungo termine. In questo senso, dunque, missione del cristiano non è soltanto essere una risorsa di testimonianza, ma anche risorsa di conservazione della dottrina e del messaggio di Cristo. Deve certo stare attento a non guastarsi, dissolvendosi tra la polvere del mondo, perché perderebbe il suo sapore e così non servirebbe a nulla. Il compito del cristiano e della Chiesa è essere luce per il mondo che lotta nelle tenebre. Il cristiano è visibilità di Dio nel mondo. È una luce che non illumina solo i cristiani, ma soprattutto il mondo. Il pericolo è che la lucerna venga riposta sotto il moggio, e non serva più ad evangelizzare il mondo. La luce dev’essere collocata in alto affinché possa illuminare tutt’intorno e diffondersi in tutta la casa. La lampada, poi, non brilla di luce propria, ma dev’essere accesa con il fuoco, che è Cristo. Lasciamoci illuminare dalla luce di Cristo, usando i mezzi che la Chiesa mette a nostra disposizione: la preghiera, la lettura e la riflessione sulla Parola di Dio, e i sacramenti. La presenza di Cristo si manifesta nella vita di grazia.

Preghiera

Signore, fa’ di me uno strumento della tua presenza tra gli uomini. Fammi essere sale e luce del mondo. So che da me stesso non posso, che ho bisogno di te: illumina tu la mia vita e non lasciare che io resti sotto il moggio, ma fa’ che possa dar luce ad altri con generosità e amore.

Agire

Oggi mi impegnerò per essere luce tra i miei fratelli, tentando di testimoniare Gesù, che mi ha chiamato ad essere suo discepolo.