È iniziata in sordina ed è subito piaciuta ed ha entusiasmato, l’iniziativa benefica di molte regioni italiane “Le scatole di Natale” che invitava chiunque a preparare in casa un pacco dono da regalare a chi è meno fortunato, a chi ne ha bisogno.
Noi giovani del gruppo Amore Misericordioso abbiamo colto l’idea e abbiamo voluto realizzarla a beneficio delle realtà presenti nel nostro territorio. È stato davvero semplice e sbalorditiva la risposta della comunità parrocchiale. Essendo però a ridosso la grande festa del Natale, non saremmo stati nei tempi, anche a causa delle restrizioni ministeriali che limitavano moltissimo gli spostamenti. Abbiamo pensato allora di prepararli per l’Epifania. Ogni pacco dono doveva contenere:
- una cosa calda: guanti, sciarpa, berretto, maglione, coperta (a scelta)
- una cosa golosa: caramelle, biscotti, cioccolatini, panettone….
- un passatempo: parole crociate, matite, colori, libri, uncinetto con gomitolo di lana, carte da gioco ….
- un prodotto per igiene personale: sapone, bagnoschiuma, crema, profumo, dentifricio e spazzolino…
- un biglietto di auguri e parole gentili
Qualcuno ha commentato facendoci notare che non sono cose essenziali. È vero ma, diciamocela tutta, una volta l’anno è possibile ricevere qualcosa che renda felice, per il solo fatto che altri hanno pensato a me?
Immaginavamo le persone che ricevendo questo pacco, il loro cuore si sarebbe scaldato, così come il nostro, mentre assemblavamo le scatole. Molte scatole sono arrivate già complete, confezionate con carta regalo, altre le abbiamo composte inserendo cose mancanti. Abbiamo formato pacchi famiglie, pacchi per uomo, pacchi per donne e per donne in gravidanza e pacchi per bambini e bambine. Tutti facilmente apribili e ispezionabili.
La cosa più bella in assoluto sono stati i biglietti, carichi di parole gentili, di parole attente a non ledere la sensibilità di alcuno, di auguri speciali. Complessivamente in un solo pomeriggio sono stati raccolti più di 200 pacchi e in ognuno un messaggio evangelico e un piccolo libricino con la novena di Madre Speranza. I pacchi sono stati consegnati lunedì 4 gennaio 2021 al mattino, alla mensa dei frati francescani di Conegliano, dove ogni giorno vengono serviti pasti caldi a persone bisognose. Fra’ Paolo ci accoglie a braccia aperte e ci manifesta il suo affetto con parole incoraggianti!
Un secondo gruppo di giovani si reca al carcere di Pordenone assieme a un parrocchiano, che ci mette a disposizione il suo camion, per il trasporto dei pacchi. Al carcere ci attende il cappellano, don Piergiorgio, che riceve i nostri doni e ci comunica che li consegnerà agli ospiti dell’Istituto Penale, il giorno dell’Epifania.
Infine gli ultimi pacchi vengono consegnati alla Caritas Diocesana di Concordia (sede di Pordenone) per essere distribuiti agli ospiti dell’alloggio “La Locanda”. Una realtà che accoglie piccoli gruppi di famiglie con bambini, che sono senza tetto.
Davvero una goccia nel mare, la nostra, ma come si dice… tante gocce formano il mare!
Ecco alcuni commenti dei ragazzi:
“È stata un’esperienza molto significativa a livello umano; è stato bello vedere la collaborazione della gente, nonostante il periodo difficile, per aiutare chi ne ha più bisogno”. (Chiara F.)
“Il sorriso ricevuto, emozionato e felice, nato da questo piccolo gesto di fratellanza mi ha colmato di gioia”. (Chiara L.)
“Ho provato immensa gioia nel vedere la felicità negli occhi dei frati quando abbiamo consegnato i pacchi, frutto della solidarietà della nostra comunità e mi sono sentita orgogliosa di farvi parte”. (Gloria)
“È stata un’esperienza molto significativa a livello umano; è stato bello vedere la collaborazione della gente, nonostante il periodo difficile, per aiutare chi ne ha più bisogno”. (Chiara F.)
“Che dire! L’emozione forte, che provo ogni volta che come gruppo di giovani ci attiviamo per qualcosa di importante, di sensibile, di umano, non ha prezzo! Vivo sempre uno spirito di collaborazione, di altruismo e di carità proprio come il carisma di Madre Speranza, carisma che tentiamo di seguire, come meglio sappiamo fare, ma ci proviamo. Lo stupore della rete di aiuto che abbiamo creato con questa iniziativa è stato sorprendente. Non c’è niente di più grande delle piccole cose. Io sono grata e felice di vivere in una comunità come la nostra e di far parte di un gruppo come il mio, il nostro!” (Chiara B.)
“Questa iniziativa e questa esperienza ci ha dato l’opportunità di ritrovarci per stare insieme, anche se mascherati e distanziati, dopo un lungo periodo in cui il contatto è mancato, ma anche per condividere parte delle festività, vivendole nel loro significato più vero, anche con chi le feste le vive solitamente da solo. Mi entusiasma la speranza di aver portato fiducia e felicità a chi non se la passa bene come noi. Molte volte diamo per scontate molte cose, che alcuni di noi riescono solo ad immaginare. A consegna finita dei pacchi, la gratitudine di chi ci aspettava ha aumentato la mia sensazione di festosità, che già sentivo. Confido che tutto questo si possa riproporre anche in futuro, con la partecipazione anche di quelle persone che quest’anno non hanno fatto in tempo a consegnare.” (Chiara DM)
“In questo periodo di crisi dovuto alla pandemia è stato particolarmente difficile affrontare le sfide quotidiane. Fortunatamente ho sempre avuto al mio fianco persone speciali che hanno riempito le mie giornate. Con l’iniziativa dei pacchi spero di aver trasmesso le stesse emozioni e la stessa felicità della quale ho potuto godere io nel sapere di non essere solo”. (Andrea)
“In un momento di rallentamento di tutto, aver dato vita col gruppo, a questa iniziativa mi ha fatto sentire bene, sentire utile. Sapere di aver reso migliori anche solo alcuni attimi delle festività di alcune persone, con un piccolo gesto, mi ha fatto pensare che le cose che servono davvero, molto spesso, sono quelle semplici, non costose. Inoltre molto spesso le sole parole gentili producono effetti migliori in chi le riceve perché ti fanno sentire amato.” (Andreina)
…anche dalla comunità parrocchiale è arrivato qualche commento:
“Condividere le cose belle e buone fa bene al cuore”
“… e vedere l’entusiasmo dei ragazzi del GAM nell’accogliere e smistare i pacchi ha rallegrato anche noi, bravi!”
“Che bello, pensate veramente a tutti, meno male che ci siete!“
…dai frati…
“Pace e bene. Vi ringrazio per i regali che oggi abbiamo ricevuto dal gruppo giovani AM. È un semplice dono che rende felice chi è in strada, chi, per vari motivi, ha perso tutto. È un dono che in questo periodo particolare dimostra che c’è chi sa essere vicino alle persone sole e bisognose. Noi frati cappuccini di Conegliano ve ne siamo grati perché ci aiutate a far sì che anche chi è nel bisogno non si senta dimenticato ma anzi amato e voluto bene. Avete contribuito a rendere felici persone che non conoscete ma che sicuramente portate nel cuore. Grazie mille per il vostro aiuto. Fraternamente.” (Fra’ Paolo)
“ciao ciao, è da ieri che ti volevo scrivere ma lo faccio oggi. Un grande grazie per i vostri doni, sembravate davvero i Magi verso Betlemme. Ieri li abbiamo consegnati, abbiamo spiegato agli ospiti da dove arrivano i pacchi. Uno degli ospiti nel ringraziare ci ha detto: è il primo regalo che ricevo dopo molti anni…Questo per dirti che aldilà dei grazie o non grazie avete di sicuro fatto contento almeno uno di loro, ma vi assicuro che anche gli altri lo sono stati. Grazie mille per il vostro bel gesto. Pace e bene “.
…dalla Caritas
“Abbiamo aperto un pacco insieme ad un ospite. Proprio ben fatti. Grazie”
Infine, come i magi anche noi continuiamo a portare i nostri doni al Signore, l’oro delle nostre vite, l’incenso della preghiera personale e di gruppo, la mirra della mortificazione, delle umiliazioni, quelle che ci abbassano l’egoismo.
Grazie del tempo speso a leggere sta pappardella, è stato un modo per condividere con te, con voi il nostro servizio, Todo por amor.
Patrizia